Sicilia, un museo a cielo aperto e diffuso: il Festival “Le vie dei Tesori”

Il Festival Le vie dei Tesori, giunto alla sua XIV edizione, toccherà ben 14 città dal 12 settembre al 27 settembre 2020 e alcune visite si spingeranno fino al prossimo novembre: Messina, Caltanissetta, Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Bagheria, Sciacca e Sambuca di Sicilia.
E ancora: Palermo, Monreale, Catania, Ragusa, Noto, e Scicli.

Sicilia le vie dei tesori biblioteca della Regione
Sicilia Biblioteca della Regione | storica biblioteca di Palermo, fondata nel 1782 per ordine di Ferdinando I

Sicilia.
È sufficiente pronunciare il nome dell’isola che alla mente affiorano i ricordi di letture che per anni nella mente di studenti e studiosi si affacciano, colorati e caparbi. L’arte, la storia e in generale la cultura della Sicilia è la memoria storica del Mediterraneo. Si concretizzano infatti, ancora oggi, le architetture religiose e pagane, i ricchi mosaici, le strade e i colori.

Già perché sono convinta che del passato sia rimasto ancora il colore dei fiori al sole e delle genti che son passate da qui: il bianco del tufo, il blu dall’oriente e la terra. La terra su quest’isola è di tutti i colori. Anche nera. E a volte cade addirittura dal cielo.

Il Festival Le vie dei Tesori, giunto alla sua XIV edizione, toccherà ben 14 città dal 12 settembre al 27 settembre 2020 e alcune visite si spingeranno fino al prossimo novembre: Messina, Caltanissetta, Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Bagheria, Sciacca e Sambuca di Sicilia.
E ancora: Palermo, Monreale, Catania, Ragusa, Noto, e Scicli.

Città come musei diffusi così come voluto dai suoi ideatori e fondatori: si potranno visitare terrazze, giardini, cupole, chiese e palazzi storici. La bellezza insomma. La bellezza che appartiene a tutti noi.
Un programma ricco di visite e passeggiate ma anche di esperienze come ad esempio a Palermo dove si potrà volare in piper dall’aeroporto di Boccadifalco o fare un giro a cavallo in un maneggio storico che vede la città protagonista fino al 8 novembre.
Monreale, dal 10 ottobre al 1 novembre 2020. Di Monreale ricordo ancora l’interno dell’Abbazia. Dopo molti anni dalla mia visita è ancora vivida la sensazione che provai a camminare tra i mosaici con il naso all’in su. Ma Monreale è una città d’arte e bisogna guardarla come un tutt’uno e lasciarsi catturare fino in fondo, dai suoi vicoli e dalle alture.

Vi citiamo un’altra città, solo una. Sarebbe impossibile e dispersivo descrivervi tutti gli eventi e le visite. Infatti si tratta di decine e decine di appuntamenti e per questa ragione vi rimandiamo al sito ufficialedove potete trovare tutti i percorsi e gli eventi.

Da non tralasciare l’enogastronomia che come tale non può che non intrecciarsi con i luoghi a cui fan riferimento. La conformazione dell’isola, la presenza di un vulcano attivo, i vinti e i vincitori fanno di questo territorio un’oasi dove si incontrano tradizioni millenarie provenienti dal mondo occidentale e orientale e qui rimescolate in un tripudio di sapori.
Catania. Stavo appunto dicendo che chiudiamo questo breve comunicato con un’altra città ancora, Katane (in greco antico: Kατάvη, Katánē]) è l’antico nome di Catania. L’origine del termine non è ancora del tutto chiara ma certo posso dire che la città e i suoi tesori come anfiteatri, giardini e palazzi nobiliari apriranno, per la sua terza edizione a chi vorrà visitarla. Magari con occhi nuovi, possiamo prendere spunto dai catanesi, un popolo instancabile che dopo ogni distruzione in seguito a terremoti ed eruzioni, si è rialzato per ricostruirne le forme. Ecco come stiamo facendo tutti noi in quest’autunno pieno di speranze e di sogni.

Ci rialziamo.


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