Ruggero Savinio Opere Milano Palazzo Reale

Nasce a Torino nel 1934, figlio di Alberto Savinio e nipote di Giorgio de Chirico, frequenta fin da giovanissimo l’ambiente culturale del padre e dello zio.
Studia Lettere alla “Sapienza” di Roma spostandosi successivamente in diverse città come Parigi.

Ruggero Savinio Opere Milano Palazzo Reale

Percorsi

Nel 1962 la sua prima mostra personale a Milano ed è solo l’inizio. A seguire Parigi e altre città.
Nel 1986 riceve il Premio Guggenheim
nel 1988 è invitato alla Biennale di Venezia, con una sala personale

Ruggero Savinio Opere Milano Palazzo Reale

La moglie, la poetessa Annelisa Alleva

Alla fine degli anni 80 sposa la poetessa Annelisa Alleva con la quale pubblica diverse opere edizioni d’arte di poesia:
-Mesi, Ed. Galleria Centofiorini 1996; 
-Aria di cerimonia, Ed. Galleria Centofiorini 2000
-Il soffio, Pulcinoelefante 2009

Pubblica anche poesie e saggi in modo autonomo, quali:
– La Galleria d’Arte Moderna, pubblicato da Le Lettere nel 2003

-L’età dell’oro (All’insegna del pesce d’oro 1981);
-Ombra portata (Anabasi 1992); 
-Percorsi della figura (Moretti & Vitali 2004).

Ruggero Savinio moglie Annelisa Alleva

Collaborazioni con altri poeti

-la prima edizione di Stella variabile di Vittorio Sereni (Cento Amici del Libro 1980);
Bartolo Cattafi – Ruggero Savinio. Dodici poesie sette disegni;(Edizioni Trentadue 1975);
Antonella Anedda, Residenze invernali, con due litografie dell’artista (Stamperia Bulla 1989).

Ruggero Savinio moglie Annelisa Alleva

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Ruggero Savinio Opere Milano Palazzo Reale

Un’esposizione antologica. Presenta al pubblico alcune opere in parte inedite, o che non si vedevano da molto tempo, provenienti da collezioni pubbliche e private ma anche dai depositi del Museo del Novecento. Ripercorrono per intero la sua vicenda artistica e biografica. Sono passati ventitré anni dal 1999, quando Milano ospitò nella Sala Viscontea del Castello Sforzesco una grande mostra dell’artista.


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L’esposizione, che raduna dipinti, disegni e opere su carta, prende avvio dagli anni di formazione di Savinio avvenuti fra Roma, Parigi e soprattutto Milano: la città è teatro di una delle sue stagioni più intense e tormentate, quando l’artista era in cerca di un luogo dove radicarsi e trovare una propria identità umana ed artistica.


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La storia raccontata in questa mostra – affidata a un gruppo di studiosi coordinato da Luca Pietro Nicoletti – non è quella del figlio di Alberto Savinio e del nipote di Giorgio de Chirico, numi tutelari mai rinnegati ma tutto sommato lontani, eco sullo sfondo di questa esposizione: è, invece, il racconto autonomo di un uomo che ha fatto della pittura, come scrisse lui stesso nel 2008, la «melodia interna» della sua vita.


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Dei tre de Chirico, infatti, Ruggero è sicuramente quello più “pittore”, che pur amando la letteratura e portandone le care e grandi ombre nel proprio immaginario visivo, ha capito che la via, per lui nato negli anni Trenta del Novecento, era di recuperare quel valore retinico della pittura che si disfa sulla tela, che è tutta colore e materia, attraverso cui raggiungere le vette di un’immaginazione arcadica, di panica adesione alla natura; salire il picco del sublime nel silenzio maestoso delle rovine antiche, e calarsi infine  nella quiete domestica di anni maturi, finalmente sereni.

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Ruggero Savinio, la mostra. Opere 1959-2022, promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e Silvana Editoriale, curata da Luca Pietro Nicoletti, sarà allestita nelle stanze dell’Appartamento dei Principi di Palazzo Reale dal 26 maggio al 4 settembre 2022.

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