Ponte del Gard – è una delle più prestigiose testimonianze di un’acquedotto costruito circa 2000 anni fa dai Romani. Per dimensione, stato di conservazione e per le incredibili arcate, è il ponte antico più alto del mondo. Gioiello architettonico, iscritto nel Patrimonio mondiale dell’UNESCO, si estende in una zona naturale tutelata di 165 ettari.

Acquedotto sul fiume gard

ponte romano nimes


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ponte romano nimes

Nel triangolo Avignone, Marsiglia e Montpellier, il Ponte del Gard è una delle meraviglie dell’Antichità. E’ la parte principale di un acquedotto che portava l’acqua per 50 km da Uzès a Nîmes.
Questo acquedotto rimane ancora oggi l’acquedotto romano sopraelevato più alto di tutti i tempi e, insieme all’Acquedotto di Segovia, quello meglio conservato.

Ponte del Gard ha la forma di tre ponti ad arco posti uno sopra l’altro: la parte superiore del ponte è caratterizzata da un canale per il trasporto dell’acqua con una pendenza costante di soli 2,5 cm, alto 48 metri e lungo 275 ma nel suo stato originale arrivava ad una lunghezza di 360 metri. Un’architettura del tutto innovativa per il tempo.

Alcuni dati:
-Anno di costruzione I secolo d.C.
-altezza 48 m
-lunghezza 275 m (360 m in origine)
-pendenza 2,5 cm
-numero delle campate 64
-distribuzione delle campate, 6 al primo livello – 11 nel livello intermedio – 47 nel terzo livello originale (al terzo livello mancano oggi 12 campate)
-lunghezza totale dell’acquedotto 50 km

-anni necessari alla costruzione, 15 -lavoratori necessari alla costruzione, tra i 700 e gli 800

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Ponte del Gard, la storia: dalle origini ai giorni nostri

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Le origini

Marcus Vipsanius Agrippa, amico e aiutante dell’Imperatore Augusto, oltre ad essere un politico e un militare, fu un riconosciuto architetto. Infatti nel 33 a.C. fu eletto Edile per le sue conoscenze in architettura, conoscenze che mise in pratica in diverse opere. Una di queste è appunto il Ponte del Gard. Infatti, l’Imperatore Augusto lo incaricò di gestire l’approvvigionamento idrico di Roma, L’Italia e tutte le sue numerose colonie.


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Dopo l’Impero Romano

L’acquedotto di Nîmes rimase in uso regolare tra il I e ​​il IV secolo d.C., ma la caduta dell’impero romano e l’arrivo di diverse ondate di invasori riuscirono a sconvolgere la regione. Venne quindi sacrificata l’attività di manutenzione della rete idrica e dell’acquedotto che, con il tempo, lasciò spazio a intasamenti, incrostazioni e strutture non più sicure.
Non solo degrado naturale ma anche il saccheggio porto quindi la rete a non poter essere più utilizzata. Il ponte, invece, essendo il mezzo più veloce per attraversare la valle del fiume Gardon, ricevette i fondi necessari per essere manutenuta.
Collocato in un’area poco popolosa non ha subito stress meccanico dovuto a intenso traffico pedonale e di merci.


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Il re di Francia…

Il re di Francia affidò le attività di manutenzione del ponte ai signori di Uzès e successivamente ai suoi vescovi che lo conservarono in buona salute fino al 1620 che, con la guerra tra i realisti francesi e ugonotti, finì per stravolgerne la forma e la stabilità.
Infatti, il capo degli ugonotti Henri duca di Rohan, utilizzò il ponte per il passaggio dell’artiglieria e per consentirne la movimentazione fu necessario tagliare un terzo dello spessore di un lato della seconda fila di archi. Le conseguenze furono, ovviamente, una minore resistenza al carico e il timore che la struttura crollasse.


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A metà del ‘700

A metà del 1700 le autorità locali commissionarono il restauro del ponte: la novità più rilevante fu l’aggiunta di un ponte laterale ideata dall’architetto e ingegnere Henri Pitot Questo nuovo ponte laterale doveva essere utilizzato dal traffico pedonale e dai carri, spostando quindi il carico dal ponte originale al ponte laterale.
Le critiche furono intense e, comunque, il ponte continuò sulla via del degrado strutturale.
Il critico più accanito e notevole del ponte di Henri Pitot fu il famoso romanziere francese Alexandre Dumas che commentò che “era riservato al diciottesimo secolo disonorare un monumento che i barbari del quinto non avevano osato distruggere”.


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Ad oggi…

E’ solo con Napoleone III che le opere di ristrutturazione del ponte e dell’acquedotto tornano al suo antico splendore. Il progetto fu guidato dall’architetto Charles Laisné. Ad oggi il sito è protetto dal Governo e i turisti possono svolgere numerose attività sia sul ponte che nei pressi. Ciò include un museo locale incentrato sulla storia del ponte, area bambini, cinema, percorso all’aperto, mostra temporanea, percorsi storici attraverso la natura e altri eventi.


Ponte del Gard – Informazioni utili

A 15 minuti da Uzès!
Inoltre, è garantita l’accessibilità ai portatori di handicap in tutto il sito: i sentieri, gli edifici e le attività sono accessibili, qualunque sia l’handicap. Vi sono inoltre a disposizione delle sedie a rotelle, alla reception del sito.

La Bégude – 400 route de Pont du Gard
30210 Vers-Pont-du-Gard

mail : contact@pontdugard.fr

sito : http://www.pontdugard.fr

tel : + 33 (0)4 66 37 50 99

Apertura : Tutto l’anno, ogni giorno dalle 8 

Inoltre, è garantita l’accessibilità ai portatori di handicap in tutto il sito: i sentieri, gli edifici e le attività sono accessibili, qualunque sia l’handicap. Vi sono inoltre a disposizione delle sedie a rotelle, alla reception del sito.

Ponte del Gard – FAQ

A cosa serviva il ponte di Gard?

Il ponte serviva ad attraversare l’intero corso del fiume Gardon ed era stato costruito per assolvere alla funzione di acquedotto. Infatti canalizzava l’acqua per fornirla agli abitanti di Nîmes.<br>

ponte romano nimes

Quando fu costruito il Ponte del Gard?

Nel I sec. d.C., in particolare nell’anno 60. L’acquedotto fu in uso tra il I e ​​il IV secolo d.C., con una parte della rete rimasta operativa anche al VI secolo. Nuovi ritrovamenti hanno confermato che la maggior parte dei tunnel utilizzati per trasferire l’acqua dalla sorgente di Uzès alla colonia romana di Nemausus (Nîmes) erano costruito tra il 40 e il 60 d.C. Ciò è stato confermato da diversi ritrovamenti di monete da lavoro che hanno iniziato la circolazione non prima del regno dell’imperatore romano Claudio (41–54 d.C.). Gli storici moderni sostengono che l’intera costruzione della rete dell’acquedotto di Nîmes è stata fissata tra il 40 e il 60 d.C., è durata circa 15 anni e ha utilizzato una forza lavoro compresa tra 800 e 1000 lavoratori. <br>
ponte del gard, il terzo livello di campate


Altri ponti e acquedotti di epoca romana

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