La Maschera di Agamennone è stata rinvenuta a Micene nel 1876 dall’archeologo tedesco Heinrich Schliemann è una maschera funebre in lamina d’oro ed è attualmente conservata presso il Museo archeologico nazionale di Atene.


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Probabilmente non lo sapremo con certezza mai. Al di là dei dubbi basati sullo stile (effettivamente la maschera presenta dei tratti diversi dalle altre che risultano trovate nel medesimo contesto) e dall’usura (sembrerebbe meno rovinata e quindi forse più recente) anche facendo esami e analisi di laboratorio oggi sarebbe difficile risolvere il dubbio.
Schliemann potrebbe davvero aver commissionato la maschera come uno scherzo per prendere in giro gli archeologi suoi avversari? Può darsi. C’è da dire che però, anche se in altri casi c’è il sospetto che abbia maneggiato i dati di scavo, qui a quanto si capisce era stato tenuto d’occhio in maniera molto attenta persino dai suoi stretti collaboratori.


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E’ importante conoscere la verità?

Ma è poi così importante determinare se la maschera sia un falso? Forse no. Oggi il contesto archeologico miceneo è stato tracciato sulla base di migliaia di scavi e indagini in tutta la Grecia e anche nel resto del Mediterraneo, per cui, anche se la maschera fosse un falso, la nostra conoscenza dell’età micenea non verrebbe sconvolta.
Il personaggio ritratto nella maschera funebre, dunque, che sia un antico miceneo o il giovane Schliemann, può continuare a sorridere, con i suoi baffetti all’insù, tanto, ma proprio tanto, bisogna ammetterlo, simili a quelli della Belle Epoque.

Fonte: Questo post è tratto dal sito Valigia Blu e il contenuto è utilizzabile sotto la licenza CC BY-SA 4.0