Grecia antica periodizzazione

Grecia antica periodizzazione – Civiltà minoica 2600-1450 a.C.
Provenienza: secondo l’archeologo inglese Arthur Evans che condusse gli scavi tra il 1900 e il 1905, la civiltà minoica insediatesi sull’Isola di Creta proveniva da Oriente, un flusso migratorio avvenuto in età neolitica intorno al 3000 a.C.
La Civiltà Minoica o cretese si sviluppa infatti proprio su quest’isola nel Mar Egeo tra il 2600 e il 1450 a.C. ma il suo massimo splendore si ha tra il 2000 e il 1500 a.C. e possiamo considerarla l’antenata della civiltà greca.
Organizzazione sociale ed economica:Nel secondo millennio alcuni gruppi emergenti iniziano a controllare la vita politica ed economica dell’Isola, una nascente struttura burocratica che trova i suoi maggiori centri nelle città di Cnosso, Festos e Mallia dove sono presenti i maggiori palazzi (civiltà) palaziale). Si ha anche una prima forma di scrittura lineare, lineare A.
Grazie alla talassocrazia, i cretesi commerciano con diverse popolazioni che abitano le coste del Mediterraneo. Commerciano oggetti come vasi e stoffe, materie prime come stagno, piombo e oro.
Declino:un’ipotesi accreditata è l’eruzione del vulcano Thera sull’isola dell’attuale Santorini e una struttura politica probabilmente già in declino favorì l’invasione dei popoli del nord, i micenei.

La civiltà minoica (cretese)
Storia della civiltà minoica – riassunto, caratteristiche, articoli accademici – vai alla pagina
Grecia antica periodizzazione – Civiltà micenea 1600-1200 a.C.
Provenienza:intorno al 2500 a.C. popolazioni indoeuropee iniziano una massiccia migrazione in più tempi e in più direzioni. In particolare gli Achei si spingono fino all’Argolide dove si fondono con le popolazioni indigene, dando origine alla civiltà micenea – dal nome di Micene la prima città dell’Argòlide.
Lingua:essi diffondono una nuova lingua indoeuropea che divenne successivamente il greco micenèo.
Scrittura:lineare B
Le testimonianze archeologiche parlano di un’invasione di Creta dove si pensa si sia creata un’integrazione tra le due civiltà che rende difficile parlare di una senza l’altra o di stabilire un confine netto tra le due: si parla piuttosto, da un certo punto in poi, di civiltà Egea o micenea-cretese. I Micenei attingono dai Minoici la struttura sociale della cultura dei Palazzi ma molti fattori sono del tutto originali, come gli armamenti, i carri da guerra, l’architettura funeraria.
Organizzazione sociale ed economica: non è uno Stato unitario, ma vari centri urbani aventi caratteristiche sociali, culturali ed economiche comuni, con realtà politiche indipendenti e spesso in conflitto tra loro. La guerra rimane un punto focale nella loro organizzazione. La scrittura favorisce un alto livello di specializzazione nell’amministrazione economica e politica.
Declino:intorno al 1200 a.C. (inizio del Medioevo ellenico) per cause che oggi non siamo in grado di definire con certezza ma l’ipotesi più accreditata è l’invasione dei Dori, popolo indeuropeo proveniente dal nord dell’isola balcanica.
Medioevo ellenico (età geometrica) 1200 – 800 a.C.
Il Medioevo ellenico o secoli oscuri o età oscura o ancora età geometrica, è quel periodo che si colloca tra l’invasione dei Dori e la fine della civiltà micenea e si prolunga fino alla nascita delle poleis e all’età di Omero (circa dal XII all’VIII secolo a.C.).
La popolazione dorica si stanziò principalmente in Peloponneso, Epiro, Focide, Etolia e a Creta. Si ampliarono i flussi migratori verso le isole e le coste dell’Asia Minore spopolando la Grecia: vennero fondate città come Efeso e Mileto.
E’ un periodo di transizione dove emerge una regressione economica e civile dovuta soprattutto al fatto che i Dori sono un popolo rozzo e poco interessato ai commerci e quindi anche allo scambio culturale con altre popolazioni. Si torna alla pastorizia, scompare la scrittura, l’architettura e l’economia tipici della gestione del palazzo miceneo tornando ad una gestione locale delle attività.
Si ebbe una diminuzione degli scambi commerciali esterni alle mura cittadine, un ritorno alla pastorizia e la scomparsa della scrittura, dell’architettura e dell’economia di palazzo micenea: tutte le attività rinacquero a livello locale. Tutto questo comportò una radicale riforma delle istituzioni.
Viene a mancare il potere regale sostituito da quello aristocratico (Aristoi) che spesso si riuniscono in gruppi di famiglie diverse riconoscendosi in un antenato comune – un eroe o addirittura un Dio.
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– –Età arcaica 600 – 480 sec. a.C.
L’età arcaica della storia dell’antica Grecia rappresenta un periodo ancora incompleto rispetto a ciò che diviene nei secoli successivi. Una fase, per così dire “preparatoria”.
Gli studiosi, per lo più d’accordo, indica nel 600 a.C. l’inizio del periodo arcaico e ne pongono la fine nel 480 a.C. in concomitanza con l’invasione persiana, la distruzione dei monumenti di Atene e la battaglia di Salamina.
Elementi che caratterizzano questo passaggio sono sostanzialmente tre:
– seconda colonizzazione greca, vengono fondate città in due direttrici, Mar Nero e Italia meridionale
– la legge non è più tramandata oralmente ma verrà messa per iscritto
– nascita di alcuni regimi tirannici che prendono il posto del governo degli Aristoi
Età Classica 480 – 323 a.C.
Grecia antica periodizzazione – Per classico si intende il periodo compreso tra il 480 (battaglia di Salamina) e il 323 a.C. (morte di Alessandro Magno).
rappresenta il momento più alto della civiltà antica durante il quale vengono raggiunte e teorizzate esperienze che sono alla base della civiltà moderna. Il merito maggiore fu di Atene.
Si concretizzano valori nuovi che rimangono essenziali nella storia dell’umanità: si esalta “l’uomo come misura di tutte le cose” si esprime equilibrio, armonia, ordine e proporzione fissandoli in canoni che delinearono un ideale di bellezza e di “perfezione formale”.
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– –Età Ellenistica 323 – 31 a.C.
Con il termine “periodo ellenistico” si indica quel periodo che va dalla morte di Alessandro Magno nel 323 a.C. alla battaglia di Azio nel 31 a.C.
La cultura ellenistica è caratterizzata da evidenti contrapposizioni: il cosmopolitismo (dal greco kòsmos, «mondo», e polìtes, «cittadino» – non si era più solo cittadini della polis ma cittadini del mondo) e l’individualismo.
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