Cirque du Soleil in bancarotta

Cirque du Soleil in bancarotta


Cirque du Soleil bancarotta
Title: Double Tightrope from KOOZA| Picture credit: OSA Images

No, non è quello che vogliamo sentire.
Il Cirque du Soleil è il sogno dell’immaginario collettivo, il più grande e antico circo contemporaneo del mondo.
Il primo senza l’utilizzo (indiscriminato) degli animali.
Fondato da Guy Laliberté e Gilles Ste-Croix a Montreal nel 1984, oggi conta quasi 5000 dipendenti in tutto il mondo, di cui il 95% rischia di perdere il lavoro in seguito all’annullamento degli spettacoli nel periodo di lockdown.
Ma le difficoltà dalla Società iniziano ben prima della pandemia in corso che, in fin dei conti, rappresenta la goccia che ha fatto traboccare il vaso con l’annullamento degli spettacoli.

Ma facciamo un passo indietro…
Già nel 2015 il Cirque du Soleil aveva cambiato proprietà quando il fondatore Guy Laliberté aveva ceduto le sue quote a un fondo di investimento, ricevendo una ricapitalizzazione di 50 milioni di dollari.
Deciso a finanziare progetti artistici e differenziare così la sua offerta al pubblico in tutto il mondo, il Cirque du Soleil, nel 2017 acquista Blue Man Production, successivamente nel 2018 la società di intrattenimento per bambini VStar Entertainment Group e nel 2019 aggiunge al suo giro d’affari la Works Enetrtainment e la sua troupe di prestigiatori Illusionists. E’ chiaro quindi che arriva già appesantito dai debiti nell’era Coronavirus.

Domani 30 giugno la Corte superiore del Quebec esaminerà la richiesta di amministrazione controllata.
L’accordo proposto dal gruppo che controlla il Circo prevede un investimento da parte degli azionisti di 300 milioni di dollari. In cambio della sostanziale cancellazione del debito, i creditori riceveranno il 45 per cento della proprietà della nuova società.


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