
Lo schiaccianoci, musiche di Tchaikovsky: il balletto per eccellenza.
Il sogno di Clara, ai piedi dell’abete addobbato a festa, riconduce all’infanzia ogni spettatore, portandolo nel regno della fantasia. È il regno dello Schiaccianoci, dove la Fata dello Zucchero condivide la gioia con tutti i bambini che, come Clara, possono ancora sognare.
Un viaggio che porterà i protagonisti verso il lieto fine, reso sublime dalla grazia e dal virtuosismo del grand pas de deux, dove è racchiusa tutta l’arte e il talento dei solisti che lo interpretano.

Lo Schiaccianoci, balletto in due atti
Musiche PYOTR ILYICH TCHAIKOVSKY
Coreografie MARIUS PETIPA
Libretto MARIUS PETIPA e VASILI VAINONEN basato dulla fiaba di E.T.A. HOFFMANN
Scenografie RUSSIAN CLASSICAL BALLET
Costumi EVGENIYA BESPALOVA
Direzione Artistica EVGENIYA BESPALOVA
Lo Schiaccianoci, il magnifico balletto classico, sarà qui rappresentato dall’acclamata e prestigiosa compagnia RUSSIAN CLASSICAL BALLET, composta da un cast di stelle del balletto russo, con la direzione artistica di Evgeniya Bespalova e Denis Karakashev.
Basato sulla fiaba: “Lo schiaccianoci e il re dei topi”, di E.T.A. Hoffmann, il balletto racconta la storia di una ragazza che sogna un principe.
Il corpo di ballo
Il Russian Classical Ballet diretto da Evgeniya Bespalova si propone, già dalla sua fondazione, di conservare integralmente la tradizione del balletto classico russo.
La compagnia è composta da un cast di ballerini diplomati nelle più prestigiose scuole coreografiche: Mosca, San Pietroburgo, Novosibirsk, Perm;
Corpo di ballo e solisti, provenienti dalle principali Compagnie russe, danno corpo a questo ensemble, nel quale preparazione accademica ed esperienze internazionali si sposano con l’irriverenza di talenti emergenti nel panorama della danza classica moscovita.
Il tour italiano dello Schiaccianoci
Lo Schiaccianoci: la trama del balletto
Atto I
E’ la vigilia di Natale a Stahlbaum’s House.
La casa è decorata con ornamenti, ghirlande, calze, vischio e, al centro di tutto, un maestoso albero di Natale.
I bambini di Stahlbaum, Fritz e Clara, aspettano con ansia l’arrivo della loro famiglia e dei loro amici e quando gli ospiti iniziano a comparire, la festa si movimenta con danze e calorose risate.
Ed ecco che arriva un ospite misterioso: Drosselmeyer, lo zio di Clara, un produttore di giocattoli che i bambini accoglieranno con gioia.
Drosselmeyer porta i doni ai bambini
La celebrazione si interrompe nuovamente quando Drosselmeyer rivela ai bambini che ha portato loro dei doni.
E infatti le ragazze ricevono bellissime bambole di porcellana e i ragazzi ricevono trombe. A Fritz viene dato un bellissimo tamburo, ma a Clara viene dato il miglior regalo di tutti: uno schiaccianoci.
Fritz ne è geloso, e afferrando il dono di Clara ci gioca a sorte con gli altri ragazzi.
Non passa molto tempo prima che lo schiaccianoci si rompa. Clara è arrabbiata, ma il nipote di Drosselmeyer porta a Clara un lettino di fortuna che mette sotto l’albero di Natale per il suo giocattolo ferito.
La festa continua fino a tardi e i bambini sono ormai stanchi e assonnati. Cosichè gli ospiti ringraziando generosamente gli Stahlbaums iniziano man mano a ritirarsi. Clara controlla un’ultima volta il suo schiaccianoci prima di ritirarsi e finisce per addormentarsi sotto l’albero di Natale con il dono tra le braccia.
L’attacco del re dei topi
Allo scoccare della mezzanotte, Clara si sveglia in una scena spaventosa. E infatti la casa, l’albero e i giocattoli sembrano ingrandirsi. Dal nulla, giganteschi topi vestiti con l’uniforme dell’esercito e guidati dal loro Re dei topi, iniziano a fare il giro della stanza mentre i giocattoli e l’albero di Natale prendono vita.
Anche lo schiaccianoci di Clara prende vita e infatti riunisce i giocattoli in formazione di battaglia e combatte l’esercito di topi.
Purtroppo il Re dei topi intrappola lo Schiaccianoci in un angolo e Clara compie un gesto disperato per salvarlo lanciando la sua pantofola contro il re dei topi. Lo schiaccianoci è in grado di superare lo stordito re dei topi e rivendica la vittoria.
L’esercito dei topi porta rapidamente via il loro re.
Clara cade su quello che era stato il letto dello schiaccianoci giocattolo, sopraffatta dal momento. Mentre gli angeli e la musica deliziosa aleggiano sulle loro teste, il letto si trasforma in una slitta magica, fluttuando sempre più in alto.
Lo Schiaccianoci si trasforma in un principe umano (che sembra sorprendentemente simile al nipote di Drosselmeyer).
Si arrampica sulla slitta di Clara e li guida attraverso una foresta innevata, dove i fiocchi di neve si trasformano in fanciulle danzanti.
Atto II
Clara e il principe Schiaccianoci entrano nel Regno dei Dolci. Al Palazzo Reale li riceve la Fata Confetto, che si fa raccontare dallo Schiaccianoci tutte le sue avventure. Subito dopo, per volere della Fata Confetto tutto il Palazzo si esibisce in una serie di danze in onore degli ospiti che compongono il Divertissement in cui sfilano tutte le leccornie che i bambini possono desiderare, provenienti dai diversi Paesi del Mondo. La cioccolata, interpretata da quattro coppie spagnole, vestite di rosso. Il caffé, interpretato da danzatori arabi. Il té, interpretato da tre ballerini acrobati. Il Trepak, dieci coppie di danzatori russi. Infine i cannoli, interpretati da tre danzatori in candidi abiti settecenteschi. Le danze culminano nel famosissimo Valzer dei fiori, una delle opere più popolari di Tchiakovsky La Fata Confetto e il Principe si esibiscono in un Pas de deux mentre fanno comparire la slitta che riporta Clara alla realtà. Questo pas de deux è il culmine poetico del balletto. Il balletto si conclude con un ultimo Valzer, ponendo fine al sogno di Clara che si risveglia felice ripensando alle straordinarie avventure vissute mentre stringe al cuore il suo amato schiaccianoci.
Lo Schiaccianoci: il libretto
Il libretto fu compilato da Ivan Vsevolozhsky e Marius Petipa , dopo la storia di Histoire d’un Casse-Noisette (1845) di Alexandre Dumas (1802-1870), che era un adattamento del tedesco di Der Nußknacker und Mausekönig (1816) di ETA Hoffmann (1776-1822).
